Le principali alterazioni fisiologiche delle piante.
Cambiamenti di colore della chioma (clorosi)
La variazione cromatica delle foglie è normale in autunno per specie a foglia non persistente. Quando avviene in periodi non ordinari, il cambiamento di colore denominato clorosi, è la manifestazione di un’alterazione che, oltre all’ ingiallimento, comporta anche la caduta anticipata delle foglie. È un sintomo generico che può presentarsi sotto diverse forme, anche solo parziale o in zone circoscritte. Una clorosi estesa può provocare danni non indifferenti alla pianta: se le foglie che ingialliscono e seccano sono numerose, viene lasciata scoperta una porzione della chioma che si traduce in una riduzione dell’apparato fotosintetico. La causa di una clorosi può essere ricercata in carenze nutrizionali (mancanza di azoto, eccesso di fosforo o di calcio), in un eccessivo ristagno idrico o in malattie di natura infettiva, come la presenza di funghi.
Comparsa di malformazioni e necrosi dei tessuti
Forme patogene di origine virale, batterica, fungina ecc, possono provocare malformazioni sia all’apparato aereo che a quello radicale. Su una pianta affetta da carie del legno, le aree esterne del tronco possono assumere una conformazione globosa che indica la probabile presenza della patologia.
Altre alterazioni della normale struttura degli organi possono essere appiattimenti e scopazzi, così come la comparsa di fessure e spaccature nel legno in seguito a sollecitazioni o danni meccanici. Anche gemme e foglie possono essere soggette a deformazioni come bollosità, arricciamenti, accartocciamenti derivanti dall’attacco di patogeni.
La necrosi invece consiste nella morte e degenerazione dei tessuti e si presenta con un imbrunimento della parte colpita. E’ un sintomo generalmente aspecifico, perché è il risultato finale di precedenti alterazioni. La necrosi può essere localizzata, se limitata ad un numero ristretto di cellule, oppure estesa se interessa zone più ampie o interi organi.